Da molti anni, ormai, siamo circondati da negozi di abbigliamento che ci propinano abiti a basso costo, fabbricati prevalentemente nei paesi asiatici e che dopo un paio di lavaggi in lavatrice sono già logori e sformati. A dire il vero, all’inizio del secolo, i prezzi erano davvero bassissimi e la moda di comprare (e se poi c’era da buttare, pazienza) aveva contagiato la maggior parte delle donne.
Oggi anche le industrie asiatiche si stanno allineando a politiche di prezzo sempre più aggressive, tant’è che in alcuni negozi è impossibile, solo basandosi sul prezzo, capire se un capo d’abbigliamento è prodotto in Italia o altrove. Esistono però realtà, completamente italiane, pronte a mettersi in gioco e che riescono perfettamente nei loro intenti, grazie ad un’accurata selezione dei materiali, alla manodopera specializzata, ad un design originale e al know how di chi lavora.
Tutto questo fa sì che un capo di abbigliamento, oltre a piacerci esteticamente, sia anche resistente, comodo e duraturo nel tempo. C’è chi poi si oppone alla delocalizzazione produttiva, cercando in tutti i modi di investire sul proprio territorio, creando così un circolo virtuoso di lavoro, benessere, qualità e ricchezza. Un esempio di brand che porta avanti una tradizione di qualità e di made in Italy è Jucca: con le sue creazioni originali e sofisticate, cucite da mani esperte e con tessuti di prima scelta, questo marchio è in costante crescita e non ha ceduto neanche alla crisi, restando a produrre esclusivamente su territorio nazionale.
Tanto di cappello quindi di fronte a scelte tanto coraggiose, che arricchiscono il territorio e che non deludono nei risultati: i vestiti Jucca infatti, si identificano con una donna al passo coi tempi, elegante e giovanile e che vuole indossare abiti comodi e di qualità. Ci sono comunque ancora molte realtà nel nostro paese che sfidano la tanto odiata crisi e che cercano di rimanere a galla.
La verità è che la qualità, spesso, richiede sacrificio e deve essere giustamente ricompensata; per questo motivo, a livello di prezzi, non è possibile competere con il mercato asiatico, ma sta a noi decidere se indossare un vestito di qualità cucito a mano, magari pagando un prezzo ormai, solo leggermente superiore, o scadere nell’abito “usa e getta”.
In conclusione però, aldilà del brand e della moda, la cosa più importante, qualunque sia la scelta d’acquisto, è sentirsi a proprio agio negli abiti che indossiamo e questo, quasi sempre, è associato principalmente alla qualità dei materiali utilizzati.