In seguito alla crisi del 2008, il mercato in Italia ha assistito ad un calo costante: in un periodo in cui le persone acquistano sempre meno, la concorrenza tra le aziende è sempre più sentita e rende necessario approcciarsi alle vendite in maniera diversa rispetto al passato.
Per avere anche solo che la speranza di sopravvivere in questa realtà economica, l’unico rimedio è quello di trovare soluzioni originali ed innovative per acquisire clienti anche al di fuori dei confini nazionali.
Fortunatamente lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni si è rivelato un ottimo alleato per le aziende che hanno deciso di attuare questo processo di internazionalizzazione del proprio business.
Se questo passo ad un occhio inesperto può sembrare semplice, possiamo assicurare che non è assolutamente cosí: si tratta di un’operazione che va valutata attentamente tramite l’aiuto di esperti per individuare i mercati più promettenti su cui puntare e verificare l’attuabilità del piano.
Internazionalizzazione: gli ostacoli da affrontare
Esportare il proprio business all’estero può rappresentare una strategia vincente per aumentare le entrate della propria azienda, ma bisogna fare attenzione a non prendere questo cambiamento alla leggera.
Vi sono difatti tutta una serie di ostacoli e ricerche di mercato da affrontare per verificare la possibilità concreta di realizzazione del progetto.
Innanzitutto è di fondamentale importanza conoscere a fondo i mercati e l’area geografica in cui si intende effettuare l’espansione, studiando anche approfonditamente quale possa essere la concorrenza e come possa essere fronteggiata.
È importante anche conoscere i flussi di investimenti del paese, la sua capacità di attrarre capitali e le possibilità di sviluppo nel segmento di mercato specifico, di modo da verificare la possibilità di successo dell’operazione.
Dopodichè è necessario ragionare sulle diverse possibili strategie di internazionalizzazione al fine di individuare la più adatta all’esportazione del proprio prodotto o servizio.
Tra i metodi più classici di internazionalizzazione di un’azienda troviamo le classiche esportazioni, il licensing, che si effettua cedendo ad un’altra azienda locale il diritto di produrre il proprio prodotto dietro il pagamento di un corrispettivo , l’apertura di filiali all’estero e la joint venture, ossia entrare in società con un partner locale di modo da facilitare i rapporti istituzionali e l’ingresso in un mercato straniero.
E-commerce: cos’è e come funziona
In seguito all’avvento tecnologico dell’ultimo decennio sono nate anche nuove possibilità di sviluppo commerciale oltre confine alla portata di tutti e che non prevedono una presenza fisica in terra straniera.
Si tratta della vendita di prodotti o servizi online che prende il nome di e-commerce.
I vantaggi di questo genere di vetrina virtuale sono moltissimi, e su tutti spiccano la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio ed i bassi costi di manutenzione del sito rispetto ad un punto vendita fisico.
Per contro le aziende che scelgono di aprire un e-commerce devono prestare molta attenzione alle normative vigenti sulla vendita virtuale e sui diritti d’autore, in quanto le sanzioni in caso di trasgressione possono essere molto salate.
Nella sua forma più diffusa, l’e-commerce altro non è che un sito web che mette a disposizione un catalogo di uno o più generi di prodotti e ne consente l’acquisto online, generalmente pagando tramite carta di credito o PayPal.
Si tratta in sostanza di una nuova forma di commercio sempre più diffusa e dalle grandi potenzialità, che permette al consumatore di effettuare acquisti comodamente da casa o addirittura tramite cellulare.
In alcuni paesi esteri è già largamente utilizzato, mentre negli ultimi anni in Italia, nonostante un iniziale scetticismo, sta cominciando a vedere una crescita esponenziale.
Come incrementare le vendite
Purtroppo aprire un e-commerce non assicura un guadagno certo ed immediato: bisogna impegnarsi affinchè venga indicizzato dai motori di ricerca, pubblicizzato e ritenuto degno di fiducia dai consumatori.
Nel caso in cui si desiderasse ampliare il proprio mercato anche all’estero, sarà allora necessario effettuare una traduzione del sito web, di modo che possa risultare comprensibile e di facile navigazione anche in un paese straniero.
Nell’effettuare questa operazione viene generalmente consigliato di affidarsi ad traduttore professionale come Espresso Translations, in quanto, oltre alla più semplice traduzione degli articoli presenti nel vostro negozio virtuale, sarà necessario anche tradurre la Privacy Policy del sito, assicurandosi che questa sia in linea con la nuova normativa in vigore riguardo al trattamento dei dati personali.
Per quanto riguarda la pubblicizzazione dello store, la strategia migliore prevede di utilizzare gli strumenti di marketing offerti dai social network, in particolar modo Facebook ed Instagram, in quanto permettono di lanciare delle campagne mirate per uno specifico bacino di utenza, ottimizzando cosí gli investimenti da destinare alle campagne pubblicitarie.